sabato 21 novembre 2009

Scusateci per il disagio, è il nostro lavoro!

Lotta studentesca Milano ha già volantinato più volte davanti al liceo Manzoni, e ogni volta il volantinaggio si è concluso con la tempestiva chiamata della polizia da parte dei coraggiosi compagni, ma ora si sono decisi e hanno cambiato strategia: hanno indetto un presidio antifascista contro i nostri volantinaggi.*
A noi però non andava di veder i cittadini del quartiere infettati da zeccacce di ogni tipo, e per sicurezza abbiamo preferito disinfestare la zona della scuola, perchè nonostante ora le zecche si siano evolute, e vadano pure a scuola, hanno ancora il brutto vizio di essere parassiti che danno fastidio alle persone. Ci è costata parecchio lavoro ma le zecche non si faranno più vedere!

SE ANCHE TE HAI PROBLEMI DI ZECCHE NELLA TUA SCUOLA, CONTATTACI, E PROVVEDEREMO A FARLE SPARIRE!



ALCUNE FOTO:

L'ARTICOLO SUL CORRIERE DELLA SERA:


venerdì 13 novembre 2009

Lotta Studentesca irrompe nella sede dei Radicali

Alle ore 10.30 di giovedi 12/11, i militanti di Lotta Studentesca, movimento giovanile vicino a Forza Nuova, hanno fatto irruzione nella sede dei Radicali di Roma lanciando volantini e affiggendo crocifissi.

"Si è trattata di un’azione pacifica – sottolinea il portavoce romano Roberto Benignetti – finalizzata alla critica della visione di un’Europa priva di quei valori che l’hanno costruita nei secoli: cristianità, nazione, popolo. I Radicali sono tra coloro che vorrebbero distruggere questi principi e svuotare l’Europa sia spiritualmente che moralmente. Il loro pensiero rispecchia la deriva che l’Europa di Lisbona sta prendendo: scardinare cultura e valori millenari. La sentenza sui crocifissi della corte di Strasburgo è un esempio di disgregazione dell’identità comune ai popoli europei."

Il Coordinatore nazionale di Lotta Studentesca Gabor De Arcangelis aggiunge: "Non permetteremo a nessuno di imporre dogmi ultralaicisti in Italia e chi tenterà di rimuovere il crocefisso si troverà di fronte un muro umano guidato da Lotta Studentesca. Con questa iniziativa lanciamo ufficialmente la campagna per riportare i crocifissi nel nostro paese, non solo nelle scuole ma anche negli edifici pubblici.”

Roma 12/11/09



domenica 8 novembre 2009

Sabato mattina di fuoco per LS Milano

  • Ore 13:20 I ragazzi di Lotta Studentesca Milano volantinano davanti al liceo Leonardo Da Vinci.
  • Ore 13:30 Finita l'uscita del liceo si spostano verso la successiva scuola: l'itsos Albe Steiner di piazzale Corvetto.
  • Ore 13:55 All'uscita della scuola i ragazzi dell'istiuto ricevono i volantini che ribadiscono il nostro secco no alla sentenza della Corte di Strasburgo che invita a togliere i crocifissi.
  • Ore 14:05 Finito il volantinaggio raggiungiamo i ragazzi che presidiavano gli strscioni, attaccati al nostro arrivo all'ingresso della scuola. Si è formato infatti un gruppo di una quarantina di compagni che circondano gli studenti di LS, con l'intenzione di staccare gli striscioni.
  • Ore 14:30 E' ormai mezz'ora che i compagni della scuola cercano di cacciare via i militanti di LS, che però rimangono schierati, ribadendo il loro diritto a poter volantinare. Colpo di scena: si avvicina un professore che con un volantino di LS in mano inizia a urlare come un mujaheddin, minacciandoci di querela per il contenuto del volantino che secondo lui violerebbe la legge Mancino.
  • Ore 14:40 Il professorone dopo dieci minuti di aggressione verbale, messo a tacere dalla nostra conoscenza della legge, ormai spazientito per la figura di merda fatta davanti ai suoi alunni, inizia a urlare che chiamerà la polizia: Rimaniamo inquadrati, le loro parole non ci tangono.
  • Ore 15:00 Arriva la polizia e tutti i compagni di merenda si dileguano, rimaniamo solo noi!
  • Dopo di che, i poliziotti ci controlleranno i documenti, lasciandoci liberi di andare a casa. sono ormai le 15:30.
NON CI AVETE FERMATO E NON CI FERMERETE MAI. POTRETE CONTINUARE A PROVARCI, MA SARA' SOLTANTO PEGGIO PER VOI!

martedì 3 novembre 2009

Corte Strasburgo: no crocefissi a scuola

STRASBURGO - La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". E' quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.

Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla, in precedenza, erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione.

La sentenza emessa oggi dalla Corte europea dei diritti dell'uomo sul ricorso presentato da Soile Lautsi, cittadina italiana di origine finlandese, contro l'esposizione dei crocefissi nelle scuole ha previsto che il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. La sentenza, rende noto l'ufficio stampa della Corte, è la prima in assoluto in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche.

E' INACCETTABILE CHE LA CORTE DI STRASBURGO, UN'ORGANISMO CHE NULLA HA DA SPARTIRSI CON L'ITALIA, PONGA VETO SU UNA QUESTIONE DEL GENERE. L'ITALIA E' UNO STATO CON UNA FORTE STORIA E TRADIZIONE CATTOLICA E NON BASTERA' UNA STUPIDA, NONCHE' OFFENSIVA SENTENZA A DISTRUGGERE PIù DI DUEMILA ANNI DI STORIA.

LS Milano al Parini: una visione d'insieme!

Non sembrava possibile ma è successo! Finalmente, dopo alcuni articoli che distorcevano la realtà , domenica mattina sul Corriere della Sera , è comparso un articolo non di parte. La giornalista Benedetta Argentieri ha riportato le versioni dei ragazzi di LS e del collettivo. A voi la lettura:

Giovani di estrema destra davanti al liceo Parini «No all' ora di Islam»

La polemica «Azione strumentale» «Far politica è nostro diritto»

Su una cosa sono d' accordo: «A scuola c' era poca gente». Per il resto le versioni sono opposte. Da una parte il collettivo del liceo classico Parini. Dall' altra Lotta Studentesca, gruppo legato a Forza Nuova. Ieri mattina, all' uscita delle classi, un volantinaggio dei ragazzi di destra per dire no alla proposta di introdurre nel programma scolastico un' ora di religione islamica. «Erano in tredici con i caschi in mano e tutti sopra i trent' anni. Questa è solo propaganda», dicono gli studenti. «Non è vero, siamo tutti ragazzi di liceo e abbiamo preso la metropolitana apposta per scansare ogni equivoco. Volantinare è un nostro diritto». La scena si ripete. Questa volta in via Goito. All' una gli studenti si preparano a lasciare la scuola per tre giorni di «ponte». Ad attenderli, davanti all' istituto, un gruppo di ragazzi. Fogli da distribuire in mano. Sotto accusa il dibattito partito da Adolfo Urso, esponente del Pdl. «L' Islam non ci appartiene! Riprendiamoci le nostre città e le nostre scuole!», si legge. Volantini strappati e qualche urla. «Questa è una mossa intimidatoria. Non ci si può presentare distribuendo volantini con questi contenuti. La scuola deve essere un luogo dove si studiano le diversità, solo così ci si arricchisce». Ma da Lotta studentesca la risposta è pronta: «Sono gli islamici che si devono adeguare alla nostra cultura e non viceversa». Il collettivo annuncia una serie di iniziative per martedì. E con un sospiro dicono: «Meno male che a causa dell' influenza a scuola erano veramente in pochi». Benedetta Argentieri

A TUTTI I COLLETTIVI DI MILANO: NON POSSIAMO PIù USARE I GUANTI QUANDO Fà FREDDO PERCHè PER VOI QUELLI SONO GUANTI RINFORZATI, DOBBIAMO VENIRE A VOLANTINARE CON I MEZZI PUBBLICI PERCHè SE VENIAMO IN MOTO ABBIAMO I CASCHI CHE VI SPAVENTANO COSI TANTO, DOBBIAMO FARCI LA BARBA OGNI MATTINA SENNò CI SCAMBIATE PER TRENTENNI, BASTA!

DAL PROSSIMO VOLANTINAGGIO, CI PRESENTEREMO, TUTTI CON IL LIBRETTO SCOLASTICO, COSI NON CI POTRANNO ESSERE PIù MALINTESI, E SE AVRETE ANCORA QUALCOSA DA DIRCI: SAPRETE DOVE TROVARCI, DAVANTI ALLE VOSTRE SCUOLE!

Dove la mente è libera è facile il confronto