“L’Avogadro è Nero perchè questo colore rappresenta la negazione assoluta, il NO radicale. Il menefreghismo assoluto al sistema ed ai suoi servi, il rifiuto di ogni compromesso. Siamo noi e continuiamo ad essere noi fieri e spavaldi da soli contro tutti e tutto!”. Così uno dei militanti di Lotta studentesca protagonista dell’occupazione dell’Avogadro spiega le ragioni dell’iniziativa che ha avuto un’ampia ribalta mediatica, anche grazie a un falso d’autore. Per attrarre i giornalisti, infatti, gli occupanti si sono inventati un inesistente faccia a faccia con il ministro Meloni sull’impatto della riforma Gelmini sui bamboccioni. Occupazione di destra, ministro ex leader di Azione giovani, i colleghi hanno abboccato senza controllare la fondatezza dell’appuntamento. E così sono accorsi numerosi …
L’occupazione raccontata dai protagonisti
Sono le 5:30 di Giovedì 18 novembre quando un gruppo di 30 studenti fa irruzione nell’Avogadro, storico liceo romano del quartiere Coppedè, nel giro di un’ora i ragazzi hanno barricato tutte le entrate possibili (tre) utilizzando vecchi banchi trovati sul retro e destinati alla discarica.
Intorno alle 6 arriva a scuola la Preside e comincia ad intimare lo sgombero minacciando ripercussioni scolastiche (bocciature 5 in condotta ecc), gli “Avogadrini” non si lasciano intimidire e proseguono l’occupazione, contro la Riforma Gelmini, contro i tagli all’istruzione, per la sicurezza degli edifici scolastici.
Verso le 8 incominciano ad arrivare gli studenti e senza pensarci due volte, spinti dalla rabbia verso questo sistema scuola e la voglia di lottare per il proprio futuro, aderiscono all’occupazione, così in poco tempo i ragazzi all’interno della scuola aumentano e da 30 diventano 80.
L’orologio segna le 8:30 quando arrivano i “compagni” dell’Avogadro ed iniziano a protestare contro questa protesta, dicendo che non accettano le modalità con cui è stata occupata la scuola (?!?!?), la puzza del loro fegato si sente lontano un miglio non gli va giù che alla testa di questa occupazione ci sia Lotta Studentesca. Le ridicole proteste dei “compagni” non hanno seguito e verso le 11 ormai gli studenti all’interno sono più di un centinaio, viene esposto lo striscione “AVOGADRO OCCUPATO” ed il rappresentante di Lotta Studentesca, guida dell’occupazione, tiene un assemblea dove ringrazia la partecipazione.
Intorno all’ora di pranzo incominciano ad arrivare i militanti di Lotta Studentesca per svolgere il servizio d’ordine ed evitare il danneggiamento della scuola, viene esposto uno striscione di 10 metri circa con la scritta “occupato” e vengono decisi i corsi e gli eventi per Venerdì, gli eventi stabiliti variano di tipologia sono programmati corsi informativi sulla riforma Gelmini, cineforum, corsi di cucina e corsi di recupero scolastici.
Verso le 19 viene raggiunto un accordo con la preside. Durante la sera alcuni esterni alla scuola provano a entrare intenzionati a fare macello, ma vengono allontanati dal servizio d’ordine, con essi si allontana una decina di studenti dell’Avogadro che voleva solo danneggiare la scuola.
Arriva la notte e mentre gli studenti rimasti dormono 5 militanti di Lotta Studentesca sorvegliano la scuola e danno una ripulita.
E’ Venerdì mattina e mentre alcuni studenti, che hanno dormito a casa, portano la colazione per chi ha continuato ad occupare la sede centrale della scuola durante la notte nella succursale a via Cirenaica gli studenti che non hanno aderito all’occupazione, aderenti al COSA, COllettivo Studenti Avogadro, organizzano, fomentati da professori e vicepreside, una contro-protesta davanti alla centrale occupata.
Sono le 14 quando si forma davanti alla scuola un presidio Anti-Fascista (?!?!?!?!) contro l’occupazione di Lotta Studentesca. Buona parte degli studenti esce dalla scuola intimoriti dalla tensione che ormai si è creata, ma la scuola continua a rimanere in mano ad una ventina di militanti di Lotta Studentesca che espongono uno striscione che dice “Noi Rivoluzionari voi servi! Avogadro Occupato”. I due fronti si battano a colpi di slogan.
La pregiudiziale antifascista ancora una volta mina la portata della protesta studentesca: decine di studenti che invece di fare un fronte comune per una scuola migliore si arrocca dietro al solito “fuori i fascisti dalle scuole”.
Memorabile il coro degli studenti di LS che dalle scale della sede centrale intonano “Bella ciao” a mo di sberleffo, tutti col sorriso sulle labbra, mentre dall’altra parte del cancello il COSA impallidisce dalla rabbia.
Sono presenti anche agenti della DIGOS e un certo numero di giornalisti, richiamati da un altro colpo di genio dei ragazzi di LS: un inesistente incontro col Ministro Meloni, per discutere delle ripercussioni che questa riforma scolastica avrà sui “bamboccioni” di domani.
Dopo mezz’ora gli studenti della che intendevano “assaltare” la centrale e cacciare i fascisti, ormai stanchi e delusi, se ne vanno. Come da programma alle 18 l’Avogadro occupato da Lotta Studentesca apre le porte a tutti per far seguire una conferenza sui problemi all’edilizia scolastica e della sicurezza. Finita la conferenza, che ha riscosso buona partecipazione, alle 19 Lotta Studentesca riconsegna la scuola alla Preside senza nessun danno e pulita (persino meglio di prima!!!).
Lotta Studentesca ha occupato l’Avogadro per protestare contro la riforma Gelmini, unita a molti altri studenti d’Italia, i “compagni” hanno cercato di dividere questo movimento di protesta connotandolo con un solo colore politico, per fortuna non ci sono riusciti.
http://fascinazione.blogspot.com/2010/11/avogadro-la-beffa-di-lotta-studentesca.html?spref=fb
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