La Questura di Milano ha negato, domenica 4 marzo, l’autorizzazione al Presidio di FN a difesa dell’articolo 21 mentre ha consentito che i soliti dinosauri dell’antifascismo militante potessero manifestare contro il comizio organizzato dalla Fiamma Tricolore in piazza S.Carlo. Le motivazioni, davvero pretestuose si possono leggere sul diniego qui sopra riportato.
Inoltre, sabato mattina alcuni giovani di Lotta Studentesca che volantinavano davanti al Liceo Berchet, sono stati aggrediti sotto gli occhi di alcuni agenti della digos che sono intervenuti solo ad aggressione ormai avvenuta. Noi riteniamo che il dualismo fascismo/antifascismo sia l’arma spuntata di chi ha paura del confronto. Ma è ancor più evidente che esista una regia (tra cui giornali come Repubblica) che ha tutto l’interesse a soffiare sul fuoco della contrapposizione tra giovani di opposte opinioni politiche per poi giustificare la necessità di una conseguente ondata repressiva. Un’ondata repressiva che si è già scatenata nei confronti della destra e della sinistra radicali che sono rimaste le uniche voci fuori dal coro della grande alleanza che sostiene il governo delle banche, del taglio dei diritti dei lavoratori, dell’impoverimento degli italiani, delle grandi e inutili infrastrutture e delle cosiddette riforme che vogliono limitare il confronto politico attraverso i “tecnici” e i loro servitori.
Inoltre, sabato mattina alcuni giovani di Lotta Studentesca che volantinavano davanti al Liceo Berchet, sono stati aggrediti sotto gli occhi di alcuni agenti della digos che sono intervenuti solo ad aggressione ormai avvenuta. Noi riteniamo che il dualismo fascismo/antifascismo sia l’arma spuntata di chi ha paura del confronto. Ma è ancor più evidente che esista una regia (tra cui giornali come Repubblica) che ha tutto l’interesse a soffiare sul fuoco della contrapposizione tra giovani di opposte opinioni politiche per poi giustificare la necessità di una conseguente ondata repressiva. Un’ondata repressiva che si è già scatenata nei confronti della destra e della sinistra radicali che sono rimaste le uniche voci fuori dal coro della grande alleanza che sostiene il governo delle banche, del taglio dei diritti dei lavoratori, dell’impoverimento degli italiani, delle grandi e inutili infrastrutture e delle cosiddette riforme che vogliono limitare il confronto politico attraverso i “tecnici” e i loro servitori.
Nessun commento:
Posta un commento