Il Movimento è in crescita, non passano giorni in cui le nostre fila non si ingrossino di giovani e giovanissimi militanti. La copertura mediatica è sempre più presente. Quello che è successo negli uffici elettorali è sotto l’occhio di tutti. In diverse regioni, le nostre liste sono state respinte con motivazioni ridicole se non surreali. Nel Lazio l’alleanza capeggiata da Roberto Fiore viene cancellata con un’ operazione al limite del banditesco.
Forza Nuova è continuamente oggetto di discriminazioni e soprusi da parte dell’establishment che tenta in questo modo di imbavagliare l’unico Movimento fuori dal coro. Noi non ci alleeremo nè oggi nè mai con chi ha consentito che il nostro Paese si trasformasse in un enorme reality-show basato sul nulla assoluto. Una realtà in cui corruzione, scandali sessuali, utilizzo di droghe e ruberie sono le qualità che contaddistinguono coloro che dovrebbero governarci.
Anche in questo caso, anche questa volta, il sistema tenta di intimidirci. Il Questore decide di vietarci la piazza con motivazioni imbarazzanti sopratutto per chi le ha ideate:
“…la zona Loreto-Padova è caratterizzata da una forte presenza di cittadini stranieri...”
e ancora, in riferimento alla manifestazione del 5 aprile 09 “… solo l’istituzione di un imponente servizio d’ordine evitò il degenerare della situazione…”
oppure: ”…Piazzale Loreto, Via Padova e adiacenze sono storicamente e notoriamente frequentate da esponenti delle realtà antagoniste più oltranziste per cui la presenza in zona di appartenenti a sodalizi di opposta ideologia viene percepita come momento di tensione e preoccupazione in tutto il quartiere…”
e ancora “…ogni qualvolta si è registrata la presenza del leader nazionale Roberto Fiore vi è stata una forte mobilitazione dell’area antagonista e della sinistra radicale…”
Qui sotto quella di ieri dei CARC
Appare fin da subito che tutta la zona è stata saturata dalle forze di polizia. Altri miltanti a questo punto, si fanno volutamente individuare e fermare per creare un diversivo nella piazza militarizzata.
Contemporaneamente Roberto Fiore ed un nucleo ristretto di militanti effettuano un blitz nel centro di piazzale Loreto ed aprono lo striscione: “Nessuna integrazione, basta immigrazione“.
Il gruppo viene immediatamente circondato da poliziotti in assetto antisommossa che tenta di strappare con la forza lo striscione. Fiore e i militanti alzano le mani ed opponendo resistenza passiva intonano l’inno di Mameli.
Avevamo promesso che saremmo stati in piazzale Loreto e ci siamo andati. Non ci fermerete. Non ci fermeremo. Mai.