Sono le 13.00 e in via Caminadella arrivano una decina di giovani forzanovisti. Repubblica ha pubblicato la notizia che al blasonato liceo Classico Manzoni.ci sarebbe stato un volantinaggio dei nostri.
Il tam tam tra le zecche corre veloce via internet.
La Digos, qualche giorno prima ci ha vietato un banchetto politico in piazza S.Babila.
La Digos è informata della nostra attività di oggi davanti alla scuola, tanto da tele
fonarci la mattina presto per i dettagli.
La Digos blocca i nostri ragazzi nella via.
La Digos presidia via Orazio e lo slargo davanti al Manzoni. In pochi minuti proprio da quella direzione arrivano una settantina di appartenenti ai cessi sociali milanesi che si sono riuniti per l’occasione.
Sono armati di tutto punto. Bastoni, pietre, spranghe, assi di legno. E sono passati indisturbati davanti alla Digos. Quella stessa Digos che continua a tenere bloccati i nostri imepedendogli di fatto una legittima difesa.
Le zecche, proprio come fanno le iene con i leoni stanno a debita distanza, abbozzano patetici attacchi contro i nostri ragazzi disarmati tentando di circondare in 20 contro uno, chi dei nostri si trova avanti a tutti. Lanciano la loro pattumiera.
Toni ha la faccia insanguinata, un paio di camerati lo strappano dai prodi antifà che sono riusciti a circondarlo. Una zecca scivola e picchia la faccia sul duro cemento sporcandolo di rosso.
Lo sguardo di Toni, immortalato oggi da tutti giornali è il nostro sguardo. Il suo odio è il nostro. Guardatelo bene: noi non abbiamo paura. Ci si vede. Presto.
Forza Nuova Milano
Ascolta cosa è successo: http://tv.repubblica.it/edizione/milano/milano-guerriglia-al-liceo-manzoni-parla-il-ferito/53666?video=&pagefrom=1&ref=HREC2-4
Alcune agenzie:
MILANO: FORZA NUOVA, NOI VITTIME DI AGGRESSIONE ORGANIZZATA =
STAMANE SCONTRO CON ANTAGONISTI DAVANTI AL LICEO MANZONI
STAMANE SCONTRO CON ANTAGONISTI DAVANTI AL LICEO MANZONI
Milano, 25 set. (Adnkronos) – I ragazzi di Forza Nuova,
protagonisti degli scontri avvenuti stamane davanti alla sede
del’istituto Manzoni a Milano non ci stanno a passare da “violenti e
provocatori”. Il portavoce milanese, Marco Mantovani, parla di
“un’aggressione organizzata” che ha visto di fronte “dieci contro 70″.
Negli scontri e’ rimasto ferito un 25enne, da lungo tempo militante
del partito di estrema destra. Per lui, “colpito con un sasso sono
stati necessari -spiega- due punti di sutura in testa”.
La ricostruzione di quanto accaduto e’ precisa: “Stavamo
raggiungendo il Manzoni per andare a volantinare. Un’attivita’ di cui
avevamo informato la Digos quando, in via Caminadella, sono spuntati
una settantina di ragazzi, con caschi e sciarpe, armati di bastoni,
sassi e bottiglie”.
Una sorta di ‘agguato’ che segue altri episodi tra i due gruppi,
ultimo “alcune scritte di minacce lasciate da alcuni antagonisti sotto
casa di un militante”, spiega il portavoce di Forza Nuova. Per
‘vendicare’ quell’affronto e spiegare che “non abbiamo paura di
nessuna minaccia e nulla fermera’ la nostra azione politica, stavamo
andando a distribuire i volantini. I violenti -conclude- non siamo
noi”.
(ANSA) – MILANO, 25 SET - Rischia di essere un anno
scolastico caldo a Milano, dove, oggi davanti al Liceo Classico
Manzoni sono scoppiati dei tafferugli quando una decina di
esponenti di vari ambienti dell’estrema destra cittadina, che
intendevano volantinare all’esterno, sono stati aggrediti da un
folto gruppo di giovani dell’area antagonista.
Il bilancio e’ di un ferito non grave, di un paio di contusi
e di una decina di giovani di destra identificati. Ma l’episodio
potrebbe segnare profondamente la serenita’ tra gli studenti
dell’istituto, da tempo al centro di tensioni politiche e che
oggi apparivano divisi nel valutare la linea da tenere dopo i
tafferugli. Molti di essi, davanti alla scuola, pur rivendicando
una ”linea antifascista” hanno preso le distanze dall’azione
violenta.
Possibili tensioni erano gia’ state annunciate dal tam tam
scolastico e su internet per l’intenzione dei giovani
dell’estrema destra di volantinare, dopo che scritte neofasciste
erano state lasciate sui muri e dopo alcuni spintoni e calci
volati ieri tra studenti di sinistra e giovani vicini alla Lega.
Ad un certo punto, pochi minuti dopo le 13, mentre una
cinquantina di giovani liceali si trovava in presidio, sono
arrivate alcune decine di attivisti dell’area antagonista,
alcuni dei quali, armati di bastoni e catene, si sono subito
diretti verso il gruppetto di una decina di neofascisti che da
via Caminadella stava dirigendosi verso il liceo. Il blitz ha
colto di sorpresa le forze dell’ordine presenti sul posto e il
gruppo e’ riuscito ad arrivare a contatto con i giovani
dell’estrema destra. Ne e’ nato un breve scambio di colpi fino a
quando polizia e carabinieri si sono frapposti definitivamente.
Dopo alcuni ulteriori lanci di bottiglie (un giovane di destra
sanguinava vistosamente dal volto), i ragazzi di destra sono
stati allontanati dalla polizia e la situazione e’ tornata alla
calma. La polizia si e’ schierata in forze lungo tutte le vie
adiacenti, mentre il gruppo di una cinquantina di giovani
antagonisti si e’ allontanato in direzione Porta Ticinese, e la
Digos ha seguito i giovani di estrema destra per evitare che
tornassero nei pressi del liceo.
Si e’ creata pero’ una evidente spaccatura, tra i liceali.
Tra i tanti ragazzi rimasti a discutere davanti all’ingresso del
liceo, in via Olona, dopo l’allontanamento dei neo fascisti e
degli antagonisti non c’era infatti accordo su come commentare
pubblicamente l’episodio. Alcuni avrebbero voluto appoggiare
l’azione, ma la maggior parte preferiva prendere le distanze
quanto meno dall’aggressione. ”Noi dobbiamo dirlo che tra quei
giovani dei centri sociali non ce ne era neanche uno dei
nostri”, urlava una ragazzina. ”Si, ma domani sui giornali
scriveranno che al Manzoni e’ morto l’antifascismo”, replicava
un compagno. ”Per me era meglio se stavano a studiare, qui di
casini ne abbiamo gia’ abbastanza”, diceva un’altra ragazza.
”Solo due o tre anni fa sarebbe stato impossibile sentire cose
simili”, hanno commentato, poco distanti, due agenti della
digos.(ANSA).
MILANO: FIORE (FN), QUESTORE SI DIMETTA DOPO SCONTRI AL MANZONI =
Milano, 25 set. (Adnkronos) – “A noi non interessa la logica
degli opposti estremismi ma pretendiamo di poter fare attivita’ come
costituzionalmente garanti. Le dimissioni del Questore mi paiono il
minimo: fare politica deve essere un diritto per tutti”. Il segretario
di Forza Nuova, Roberto Fiore, interviene dopo gli scontri avvenuti
vicino al liceo Manzoni a Milano tra militanti di estrema destra e
antagonisti.
“Quanto accaduto oggi e’ di una gravita’ inaudita -sottolinea- e
se possibile altrettanto grave e’ l’atteggiamento di alcuni organi di
informazione che davanti ad un’aggressione manifesta blaterano di
opposti estremismi e di provocazioni da parte del nostro partito”.
L’episodio di oggi “ha visto dieci tra i nostri ragazzi venir
attaccati da settanta persone. Qui non si tratta di rissa, si tratta
di un attacco unilaterale, e mi chiedo -conclude- come sia possibile
oggi che un partito politico non possa effettuare un volantinaggio in
serenita’”.
TAFFERUGLI LICEO MANZONI: FIORE, NON ABBASSEREMO LA GUARDIA
(V. ‘TAFFERUGLI DAVANTI AL…’ DELLE 13.20)
(ANSA) – MASSA,(MASSA CARRARA) 25 SET- ”Solidarieta’ ai
miei giovani militanti di Milano che sono stati aggrediti da
alcuni militanti di estrema sinistra. Questo ci insegni a non
abbassare mai la guardia”. Roberto Fiore, segretario nazionale
di Forza Nuova, ha commentato cosi’ gli scontri avvenuti a
Milano tra i giovani di Forza Nuova e un gruppo di estrema
sinistra.
”So che sono finiti in questura solo i nostri, solo i
militanti di Forza Nuova – ha aggiunto Fiore parlando a margine
dell’inaugurazione della nuova sede di FN a Massa (Massa
Carrara) – e questo e’ uno scandalo, perche’ tutti hanno visto
che l’aggressione e’ partita dalla sinistra. Si e’ trattato di
un vero e proprio attacco. Attenzione a non farci intimidire”.
Un commento (che non piace ai compagni) da indymerda lombardia
non c’è stato nessuno scontro. i “compagni”, una sessantina, armati di tutto e di +, che lanciavano fumogeni e bottiglie. I “fasci” che cercavano di stare uniti per difendersi da un eventuale scontro fisico (che non c’è stato). l’unica cosa che può definirsi “scontro” è stata una carica di botte e ombrellate in testa ad un fascio che si è staccato dal gruppo (o forse non si è mai unito) e si è scagliato da solo contro i compagni. poi i suoi amici fasci si sono lanciati per cercare di tirarlo fuori.. tra un cazzotto e l’altro. oltretutto il ferito è stato 1 SOLO, quindi smettetela di parlare di botte o di scontri quando è stato un cazzo di tafferuglio cagoso. i fasci erano solo 10 e gli antifa 60, se ci fosse stato un vero scontro i fasci a quest’ora dovevano essere sotto il cemento. bravi, avete fatto andare via i neofascisti che da un po’ di tempo rompevano i coglioni in tutta milano… ma smettetela di enfatizzare la cosa, non c’è stato nulla di eroico.
uno studente del manzoni che ha assistito alla scena.
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