lunedì 20 dicembre 2010

Milano, Spazio 19-22 e la nuova stagione di Forza Nuova!

Il nostro buon senso, il rispetto delle regole e della convivenza civile ci hanno fatto decidere di rinviare l’inaugurazione della nostra nuova sede. Una decisione presa dopo febbrili contatti con varie istituzioni ma sopratutto i rappresentanti delle associazioni commercianti di C.so Buenos Aires che temevano che la città potesse essere messa a ferro e fuoco dai cessi sociali, come avvenuto pochi giorni fa a Roma. Milano e questo paese, infatti, sono ostaggio delle violenze dei “centri sociali” e di chi li spalleggia, come la CGIL e il PD.

Purtroppo in questa nazione di democratico non c’è nulla: Forza Nuova è un partito che si presenta alle elezioni ma evidentemente non ha diritto a manifestare come di prendere in affitto dei locali vinti tramite un regolare bando di concorso del Comune. A deciderlo sono sempre i soliti: violenti e questura.

Questa non è una nostra sconfitta, ma di chi governa questa città e di tutti i cittadini ai quali abbiamo voluto evitare le devastazioni come le abbiamo viste a Roma. A Roma non c’erano di mezzo i nemici fascisti ma le schegge impazzite di questo strano modio di gestire la politica e l’ordine pubblico.

Questa è una nostra vittoria. Forza Nuova ha dimostrato ancora una volta di avere la testa sulle spalle e di stare dalla parte della legalità e della ragione. Di essere un solido ed affidabile interlocutore politico. L’inaugurazione di Spazio 19-22 è solo rimandata ma è appena iniziata una nuova, grande e vincente stagione politica che ci vedrà impegnati in una entusiasmante campagna elettorale per l’elezione di sindaco e giunta comunale.

Ai violenti diciamo: prima o poi le nostre strade si incontreranno e il confronto sarà d’obbligo.

Forza Nuova Milano

http://www.youreporter.it/video_Blitz_militanti_Forza_Nuova_in_Corso_Buenos_Aires_1

IL BUON SENSO A DESTRA. E DALL’ALTRA PARTE I SOLITI PROVOCATORI.

di Renato Besana – Libero del 19 dicembre 2010

Il buon senso abita a destra: se ieri Milano ha evitato un pomeriggio di guerriglia urbana, stile Roma per intenderci, lo si deve ai nervi saldi di Forza Nuova, che ha rinunciato all’inaugurazione simbolica d’una nuova sede in corso Buenos Aires, prima accordata e poi negata dal Comune. La sinistra assortita invece ha egualmente tenuto la propria manifestazione di protesta, indetta contro il nulla, dal momento che era venuto meno il presupposto, o meglio il pretesto, per scendere in piazza, benché senza autorizzazione alcuna.
Questa volta, insieme alla teppaglia di centri sociali e affini, c’erano anche il Pd e la Cgil: gran brutto segnale, che ci riporta indietro di quarant’anni, quando la saldatura tra Pci, sindacato e movimentismo creò le condizioni favorevoli a una lunga stagione di violenza endemica, sfociata nel terrorismo. La scintilla è la stessa d’allora, un antifascismo militante che oggi soprattutto non ha più ragion d’essere (e che, alla fine, s’è di nuovo coagulato quale strumento di pressione sul governo di centrodestra, nazionale e cittadino, come testimoniano le scritte contro De Corato, fresche di giornata).
I ragazzi di Roberto Fiore si sono invece mostrati maturi e responsabili: pur di scongiurare il peggio hanno preferito mettere da parte le proprie ragioni, com’era già accaduto in altre occasioni. Le istituzioni, a questo punto, avrebbero il dovere di garantire la loro agibilità politica, anziché ostentare un accanimento che rasenta il grottesco, come nel caso del contratto d’affitto revocato da Palazzo Marino con argomenti ipocriti.
Milano non si smentisce mai: i centri sociali occupano dove e quando vogliono, in un droga party al Leonka c’è scappato il morto, alla Statale i gruppi antagonisti si sono addirittura presi un’aula, trasformandola in base operativa per le spedizioni punitive, in zona Navigli hanno stretto un patto con la delinquenza comune, violano ogni norma e provocano danni per milioni (basti pensare alla scia d’infami graffiti che lasciano dentro di sé dopo ogni corteo). Però la spuntano sempre: sembra che Comune, Questura e Prefettura facciano a gara per accontentarli. Forza Nuova agisce invece nel pieno rispetto della legalità, ma viene di continuo presa a calci e non può mettere il naso fuori dal suo stambugio in piazza Aspromonte. Un fulgido esempio di democrazia liberale, non c’è che dire.

Ecco comunque la panoramica della giornata nelle notizie di agenzia.

Ignazio La Russa: «Non conosco la materia giuridica sulla sede, ma trovo inaccettabile che ci sia chi vuole limitare in maniera preconcetta la libertà degli altri». Così il ministro della difesa a margine dell’inaugurazione del nuovo ponte sul Po tra Piacenza e San Rocco al Porto ha commentato la vicenda della sede di Forza Nuova in corso Buenos Aires con il presidio anti-fascista organizzato per oggi da Cgil, associazioni e partiti di centrosinistra. «Poi se c’erano ragioni per non consentire la sede non dico nulla – ha aggiunto – ma che sia una parte politica che ci ha abituato alla violenza a pretendere che altri non possano esercitare diritti in maniera preventiva mi sembra un segno assolutamente da condannare».
I rappresentanti di Forza Nuova hanno riconsegnato al Comune di Milano le chiavi del locale in Corso Buenos Aires che si erano regolarmente aggiudicati attraverso un bando pubblico ma che erano poi stati revocati dall’amministrazione per ragioni di ordine pubblico. La decisione fa seguito all’annuncio, già formalizzato ieri, di rinunciare alla inaugurazione della nuova sede. «Proseguiamo sulla linea della legalità – ha affermato il portavoce dei forzanovisti milanesi Marco Mantovani – resta fermo il nostro ricorso al Tar Siamo in trattative con il Comune di Milano abbiamo già avuto un incontro con il direttore generale, Antonio Acerbo, al quale abbiamo chiesto di assegnarci un bene confiscato alla mafia».
Si sono svolti senza incidenti i due appuntamenti che hanno caratterizzato il sabato milanese. Da un lato il presidio degli antifascisti in piazza Oberdan, dall’altro il dibatto nella sede di Forza Nuova in piazza Aspromonte. Un confronto a ‘distanza’ che si è concluso senza incidenti, nonostante la tensione della vigilia. Al centro della protesta degli antifascisti l’inaugurazione, in corso Buenos Aires, della nuova sede del partito di estrema destra concesso dal Comune. Un’autorizzazione poi revocata in seguito alle polemiche sollevate dalle associazioni, tra cui l’Anpi e la Cgil, e dal mondo della sinistra cittadina. Ieri Forza Nuova aveva annunciato in extremis che l’inaugurazione sarebbe stata rinviata per venire incontro alle esigenze dei commercianti e per evitare che Milano «fosse messa a ferro e fuoco dai centri sociali». I centri sociali, dopo tre ore di presidio al quale hanno partecipato circa mille persone, si sono allontanatati in direzioni di via Palestro, mentre i ragazzi di Forza Nuova sono rimasti nella loro sede sorvegliati a vista da polizia e carabinieri.
La protesta dei commercianti: ”Siamo tutti danneggiati. Per cosa e per chi manifestano? Se ne vadano a casa”. Dura reazione dei rappresentanti dei commercianti e i cittadini di corso Buenos Aires, presenti oggi in piazza Aspromonte per l’incontro nella sede storica di Forza Nuova, contro il presidio di protesta organizzato da sindacati e antifascisti in Porta Venezia. Secondo i commercianti, il presidio antifascista, indetto contro
l’iniziale scelta di Forza Nuova di inaugurare la nuova sede di corso Buenos Aires, poi revocata dal Comune, e’ una manifestazione “ingiustificata” dal momento che Forza Nuova, ”dimostrando grande senso civico”, ha deciso di disdire l’iniziativa e promuovere un incontro nella vecchia sede per evitare altre polemiche. L’accusa rivolta alle associazioni promotrici del presidio e’ che la loro presenza, con conseguente presidio di polizia, ha allontanato i clienti dai negozi del corso. “Rovinano il nostro lavoro – ha spiegato Paolo Uguccioni, presidente del Comitato Cittadini di Corso Buenos Aires-Venezia - i sindacati vadano a fare le loro trattative per i lavoratori, non vengano a rovinare un bel sabato in cui le famiglie dovrebbero venire a fare gli acquisti di Natale”.
La furia di Osnato: La decisione delle autorità dipubblica sicurezza di autorizzare il presidio antifascista in Corso Venezia a Milano contro l’annunciata apertura, poi annullata, di una nuova sede di Forza Nuova, ha scatenato le ire del vice coordinatore cittadino del Pdl Marco Osnato, che ha chiesto un intervento disciplinare del ministro dell’Interno Roberto Maroni nei confronti del questore e del prefetto.
“Ancora una volta Milano – ha detto Osnato – si vede vittima dei ricatti della sinistra estrema con la complicità del Pd: è sorprendente che dopo aver richiamato tutti al senso di responsabilità il questore e il prefetto di Milano abbiano autorizzato la manifestazione delle organizzazioni della sinistra istituzionale e di qualche vetero sessantottino in servizio permanente effettivo, contravvenendo agli accordi presi. Spero che l’ottimo ministro Maroni sappia valutare attentamente quanto avvenuto oggi a Milano rispetto alla capacità delle persone preposte alla gestione di un ordine pubblico che in realtà è in mano a quattro pseudo antagonisti”.
Osnato si sarebbe aspettato che le autorità di pubblica sicurezza tenessero la stessa linea di rigore adottata con l’estrema destra anche con il comitato antifascista. “Dopo aver spostato un comizio del Pdl in piazza Duomo – ha aggiunto Osnato – e dopo che Forza Nuova ha mostrato senso di responsabilità annullando la manifestazione in Corso Buenos Aires, dubito che in futuro questore e prefetto possano ancora avere la credibilità di chiedere mediazioni. Lo dico nei riguardi dei rappresentanti dei partiti ma soprattutto dei commercianti di Corso Buenos Aires che dopo aver vissuto qualche anno fa scene di guerriglia urbana hanno visto la loro via militarizzata nell’ultimo sabato di shopping prenatalizio per colpa di pochi black bloc resi istituzionali da Pd e Cgil”.

mercoledì 15 dicembre 2010

Sabato 18 dicembre, apre Spazio 19-22!


Forza Nuova Milano conferma l’inaugurazione della seconda sede in città del movimento politico in data 18 dicembre: il nuovo spazio, che si aggiunge alla storica presenza di piazza Aspromonte, si trova sotto il piano della strada pubblica di Corso Buenos Aires 19-22. Il nome del nuovo punto di ritrovo di FN sarà “Spazio 19-22”.

Il programma prevede un’apertura ufficiale alle 15 con un dibattito dal titolo “Le sedi del fascio si chiudono col fuoco” al quale prenderanno parte, tra gli altri, i consiglieri comunali del Pdl Aldo Brandirali e Marco Osnato e la consigliera provinciale Pdl Roberta Capotosti. Per il confronto abbiamo preso a prestito uno slogan molto in voga negli anni ’70: purtroppo ci sembra che ancora nel 2010 non sia tramontato il clima di contrapposizione violenta contro una cultura di destra non omologata. I fatti di questi ultimi giorni lo stanno a dimostrare: Forza Nuova ritiene manifestamente illegittima e grave la decisione presa il 10 dicembre u.s. dal Comune di Milano con la quale si procede a revocare il contratto d’affitto precedentemente con noi stipulato in data 23 novembre 2010. Torniamo a ricordare inoltre che Forza Nuova Milano si è aggiudicata l’assegnazione dell’unità immobiliare comunale di cui sopra con la partecipazione a un bando pubblico pubblicato dal Comune stesso. E che per l’assegnazione in oggetto verrà corrisposto un canone di affitto di poco più di 19mila euro annui.

Allora chiediamo all’amministrazione comunale: cos’è successo al Comune di Milano in questi 22 giorni passati tra la firma del contratto d’affitto e la successiva revoca?

La risposta la intuiamo dal provvedimento di revoca che ci è pervenuto a firma del direttore del Settore Demanio e Patrimonio del Comune di Milano. Vi si legge che si dispone la riconsegna dei locali appena concessi considerato che:

- “la notizia dell’assegnazione della predetta unità immobiliare ha avuto un ampio rilievo sulla stampa cittadina che ha suscitato giudizi estremamente negativi” ;
- la tensione di fatto creatasi “potrebbe sfociare in disordini e manifestazioni di piazza”;

- “detta unità immobiliare è stata concessa ad uso esclusivo a un partito politico la cui presenza origina manifestazioni di piazza con conseguente grave pregiudizio per la sicurezza urbana.”

Ritenendo illegittimo il provvedimento, Forza Nuova ha già provveduto a inviare tramite il proprio Ufficio Legale al Comune di Milano una lettera di diffida nella quale rigetta l’atto di revoca.
Inoltre, per ripristinare il proprio diritto di esercizio di parola e attività politica, garantito dalla Costituzione e dalle normative europee, Forza Nuova sta predisponendo:

- ricorso al Presidente della Repubblica;
- ricorso alla Corte di giustizia europea;
- ricorso al Tribunale amministrativo regionale.

Infine, Forza Nuova denuncia la gravità del comportamento tenuto dall’amministrazione comunale milanese per il portato politico di estrema debolezza: nell’atto di revoca, tra le motivazioni, si legge dei potenziali disordini di piazza che la sola presenza del partito originerebbe. Un attacco all’ordine e alla sicurezza dei cittadini non provocato quindi direttamente dai militanti di Forza Nuova ma dai loro diretti avversari e cioè la sinistra estrema dei centri sociali, dei collettivi e delle sigle sindacali più radicali. Soggetti che ripetutamente mettono a ferro e fuoco la città, andando a colpire tutti coloro che non la pensano come loro, partigiani e familiari delle vittime delle stragi compresi. Gli scontri tra questi soggetti e le forze dell’ordine hanno paralizzato negli ultimi anni la città e i suoi cittadini più e più volte. Succede in occasione degli sgomberi degli stabili illegalmente occupati, durante i “pacifici e colorati” cortei dei collettivi studenteschi, in occasione delle manifestazioni e delle commemorazioni ufficiali.

Forza Nuova non vuole provocare tensioni: Forza Nuova è un partito al quale la Costituzione garantisce il diritto di espressione e di rappresentanza politica ma gli scontri minacciati dalla sinistra antagonista ci tolgono il diritto di prendere in affitto – e non in maniera abusiva – locali pubblici. Un vero paradosso!

Strana democrazia e strano governo della città serpeggiano nella Milano del sindaco Moratti: che evidentemente tra i propri consulenti annovera esponenti della sinistra di lotta e di piazza.

Per questo sabato 18 noi saremo in Corso Buenos Aires!

Forza Nuova Milano

PROGRAMMA

Ore 15.00: inaugurazione ed apertura dello Spazio 19-22

Ore 15.30: “Le sedi del fascio si chiudono col fuoco” ovvero: la sinistra intolleranza. Parteciperanno al dibattito oltre ai rappresentanti dei movimenti d’Area, Aldo Brandirali, consigliere comunale PdL, Roberta Capotosti, consigliere provinciale PdL e Marco Osnato, vice coordinatore cittadino PdL.

Ore 17.30: Intervento del segretario nazionale On. Roberto Fiore

Ore 19.00: aperitivo rinforzato alla milanese

Ore 21.30: concerto della Decima Balder

Per tutta la giornata mostra fotografica sulle ultime azioni di Forza Nuova e Lotta Studentesca Milano.

Presidio Milano, 7 dicembre: Tra il grigio delle pecore si celano i lupi


Dalle 21.37: Dodicesima Disposizione Transitoria in concerto!

Milano, sabato 18 dicembre: apre Spazio Diciannove-Ventidue


Apprendiamo dai media che il sindaco moratti vorrebbe revocarci l’affitto dei nuovi locali di C.so Buenos Aires di cui abbiamo vinto regolarmente il bando di concorso. Noi non non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Nel caso la dovessimo ricevere, ricorreremmo nelle sedi opportune. Resta comunque inteso che sabato 18, anche con condizioni meteo avverse Forza Nuova inaugurerà lo SPAZIO 19-22. Chiediamo a tutti la massima mobilitazione. I militanti riceveranno le INFO attraverso i consueti canali.

Allora camerati, settimana prossima FN Milano inaugurerà la nuova sede di Corso Buenos Aires. Il nome? SPAZIO DICIANNOVE VENTIDUE ;-)Naturalmente ci aspettiamo che i soliti dinosauri dell’antifascismo dopo aver chiesto a quelle stesse Istituzioni che dicono di voler abbattere di vietarci “democraticamene “l’apertura, facciano finta di voler venirci a trovare. Anche a loro diciamo: se non avete paura del confronto, se non avete pregiudizi per davvero, se siete realmente democratici…sarete i benvenuti. Noi di pregiudizi non ne abbiamo.

Sabato 18, dalle 15.00 allo SPAZIO DICIANNOVE VENTIDUE

Di seguito un pò di rassegna stampa

FORZA NUOVA APRE NUOVA SEDE A MILANO IN UN LOCALE DEL COMUNE
(ANSA) – MILANO, 24 NOV – Il partito di Forza Nuova inaugurerà a Milano il prossimo 18 dicembre una nuova sede, dopo quella di piazza Aspromonte, in un locale di proprietà del Comune in corso Buenos Aires, famosa arteria dello shopping. La notizia è apparsa oggi sul sito web dell’organizzazione di estrema destra ed è stata confermata anche dall’amministrazione. «Abbiamo partecipato a un bando pubblico del Comune di Milano - ha affermato il portavoce di Forza Nuova Marco Mantovani - e ieri abbiamo sottoscritto il contratto: a differenza di altri non è nostra abitudine occupare illegalmente gli spazi, ma pagare regolarmente l’affitto». Consapevole delle polemiche che si scateneranno in città, Mantovani ha voluto puntualizzare: «Tutte le volte che facciamo qualcosa in città – ha affermato – c‘è sempre
qualche finto democratico che prova a mettere i bastoni tra le ruote: ricordo che siamo un partito che si presenta alle elezioni. Chi in nome dell’antifascismo vuole impedirci di esprimere è chi utilizza i metodi “fascisti” della violenza e dell’intimidazione, come quella che ha costretto recentemente Piero Sansonetti ad annullare la sua partecipazione a un nostro dibattito
». Dal Comune di Milano fanno intanto sapere che il bando vinto da Forza Nuova era dedicato ad
associazioni culturali e sociali e che l’istruttoria per le assegnazioni degli spazi è stata gestita in sede tecnica e non
politica, come normalmente avviene in questi casi, da un gruppo di esperti indicati dalla commissione consiliare Demanio.(ANSA).

Repubblica it: http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/24/foto/forza_nuova_trasloca_nella_nuova_sede_l_abbiamo_avuta_dal_comune_di_milano-9469057/1/

Radiopop: http://www.radiopopolare.it/fileadmin/notiziario/notiziario_07_00.mp3

Radiopop, cose che succedono in lombardia: (min 7.08): http://www.radiopopolare.it/fileadmin/notiziario/cose_che_20101125_2.mp3

Sede Forza Nuova, CAPOTOSTI (PDL): La Sinistra intollerante e antidemocratica non perde occasione per stare zitta

La consigliera Provinciale del PDL, Roberta CAPOTOSTI, in merito alle polemiche sorte in queste ore per bocca di numerosi e noti esponenti della sinistra antidemocratica milanese dichiara: “ E’ evidente come non mi stupisca di fronte alle pretestuose polemiche sollevate in queste ore da sedicenti difensori dei valori di “libertà” e “democrazia” a senso unico: qui si parla di regolare locazione di locali del Comune e non di occupazione abusiva a cui sono abituati!”
“Forza Nuova – continua CAPOTOSTI – è un movimento politico, distinto e distante da me per tante ragioni che, tuttavia, si presenta da sempre e regolarmente alle elezioni e che, a viso aperto e senza sotterfugi, ha inoltrato una domanda, regolarmente vagliata e valutata e che, avendo i requisiti richiesti è stata accolta. Non comprendo, pertanto, il motivo di tutta questa indignazione e, soprattutto, perché la stessa non sia stata sollevata quando altre sedi, di Comune e di Aler, sono state concesse a chi inneggia, con vanto, alla violenza e, sottolineo violenza, del proletariato contro il capitalismo o alla rivoluzione armata, indicandoli come punti qualificanti all’interno dei propri statuti.”
“Ci troviamo – conclude CAPOTOSTI – di fronte all’ennesima occasione in cui i soliti fomentatori d’odio hanno perso un’occasione per stare zitti. Insegnamenti da chi predica libertà e democrazia a parole e, nei fatti, le nega continuamente, non sono più tollerabili ed hanno decisamente stufato.”

Forza Nuova, Palazzo Marino tira dritto
Moratti: la sede? L’ho letto sui giornali
Polemica sull’assegnazione dello stabile all’organizzazione di estrema destra. Pisapia: “Vergogna”
Il Comune: “Procedure rispettate, è stato indetto un regolare bando”. Inaugurazione il 18 dicembre
di LAURA FUGNOLI

Il sindaco Letizia Moratti si è trincerata dietro un «non ne sapevo niente, l’ho appreso dalla stampa». Il giorno dopo l’annuncio dell’imminente inaugurazione, è ancora polemica sulla nuova sede del movimento fascista Forza Nuova, che aprirà i battenti in un immobile del Comune in corso Buenos Aires. Ha promesso verifiche, il sindaco, e quelle tecniche sono arrivate prontamente: «Forza Nuova — informa la nota del Comune — è stato l’unico soggetto a partecipare alla gara e quindi l’assegnazione è stata automatica». L’immobile risultava libero dal dicembre 2009, continua la nota di Palazzo Marino, «ed era importante che non venisse lasciato in stato d’abbandono».

La locandina e la nuova sede

«Nascondersi dietro al fatto che Fn abbia regolarmente partecipato al bando non attenua le responsabilità politiche dell’amministrazione comunale — ha dichiarato il candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia — il fascismo è anticostituzionale e Fn offende la memoria di chi è caduto per la libertà del nostro paese. Tutto ciò è ancor più scandaloso se si pensa che accade a Milano, città medaglia d’oro alla Resistenza».

Il bando comunale per l’assegnazione dei 290 metri quadrati in corso Buenos Aires parlava chiaro: “Nei locali è vietato svolgere attività di sexy shop, kebaberia, money transfer, phone center e centro massaggi”. Nessuna preclusione all’uso degli spazi per attività politica di stampo nazifascista e xenofobo. E Forza Nuova, che non ha certo in mente di aprire una kebaberia, ha rispettato la procedura formale, ha presentato domanda offrendo 19mila euro di canone d’affitto, e ha vinto il bando. Tutto semplice, anche troppo.
Il 18 dicembre con una gran festa il partito dell’ultradestra aprirà nella via dello shopping «l’avamposto per conquistare una più larga fascia di elettori alle prossime elezioni comunali, visto che proprio il 18 presenteremo il nostro candidato sindaco alla città», dice il portavoce di Fn, Marco Mantovani.

Nulla di riprovevole secondo Carlo Fidanza, vicepresidente commissione Expo in quota Pdl con un passato nel Fronte della Gioventù e An: «Fn si è candidata alle elezioni europee, magari parteciperà alle prossime comunali e non mi sembra che nessuno l’abbia mai messa fuorilegge — dice Fidanza — è più preoccupante assistere alle manifestazioni di un centinaio di studenti per strada pronti a sfasciare la città». Rincara la dose Roberta Capotosti, consigliere provinciale Pdl: «Ci troviamo di fronte all’ennesima occasione in cui i soliti fomentatori d’odio e sedicenti difensori della “democrazia” hanno perso un’occasione per stare zitti» dice. In un attimo le sue parole circolano sul web, nei forum dell’estrema destra milanese che la definiscono “una vera donna che dimostra di avere le palle”.

Milano è una polveriera che fa in fretta a esplodere, dice il segretario metropolitano del Pd, Roberto Cornelli, secondo cui «l’apertura di una sede di un partito xenofobo sarebbe magari tollerabile in una città tranquilla, ma non certo a Milano dove i conflitti sono già pesanti». Per Cornelli, inoltre, non ci si può barricare dietro stupide scuse burocratiche: «Se nel bando di assegnazione si vieta di svolgere attività di kebab, alla stessa maniera basterebbe aggiungere “proibito essere xenofobi”. Tecnicamente sarebbe altrettanto semplice».

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/25/news/forza_nuova_palazzo_marino_tira_dritto_moratti_la_sede_l_ho_letto_sui_giornali-9513007/

Radiopop microfono aperto (dal minuto 10.00) spettacolo al minuto 14 Grin
http://www.radiopopolare.it/fileadmin/notiziario/lafinestra_1_26_11_2010.mp3

http://www.radiopopolare.it/fileadmin/notiziario/lafinestra_2_26_11_2010.mp3

La sinistra in zona: No alla sede di Forza Nuova in C.so Buenos Aires: http://www.lasinistrainzona.it/index.php?option=com_content&task=view&id=855&Itemid=139

mercoledì 1 dicembre 2010

4 dicembre: Brescia libera. Dall’immigrazione


Dopo aver assistito ai recenti ed ennesimi scontri con protagonisti immigrati a Brescia, nella famigerata zona di S.Faustino diventata tristemente nota in tutta Italia come zona di nessuno dove è lecito occupare un cantiere bloccandolo ed addebitandone le perdite alla comunità e dove è lecito obbligare alla chiusura i commercianti italiani incolpevoli vittime di questa autentica farsa, ci chiediamo, e con noi crediamo se lo chiedano molti bresciani, che fine abbiano fatto le istituzioni cittadine, quelle forze politiche che hanno vinto le ultime elezioni sulla scorta dell’ondata sicuritaria e che ora hanno abbandonato Brescia alla sua triste realtà di capoluogo col più alto tasso d’immigrazione (16% solo la regolare). Abbiamo appena attraversato una delle pagine più vergognose della storia recente cittadina: assordante il silenzio del Sostituto Sindaco Rolfi e della sua pseudo-intransigente Lega Nord, del fantasma Paroli e dell’intera sua amministrazione comunale, mentre la città è palesemente in balia di orde organizzate che nessuno, fino ad ora, ha avuto la volontà politica di contrastare. Forza Nuova, in questa situazione, vuole farsi portavoce di quella maggioranza silenziosa schifata da questa degenerazione sociale, dal lassismo di una politica lontana dalle problematiche della gente e dalla montante arroganza di questi stranieri che ormai occupano (in tutti i sensi) interi quartieri; quella maggioranza silenziosa che ogni giorno affronta le difficoltà di una condizione di vita sempre più dipendente dalla crisi economica, ma che, con dignità e rispetto, preferisce una volta di più rimboccarsi le maniche invece di lamentarsi pretestuosamente come le marmaglie comuniste a braccetto con gli stranieri regolarmente fanno indisturbate. In Europa la Cancelliera tedesca Angela Merkel prima (“il multiculuralismo in Germania è totalmente fallito”) e la Francia poi con il Presidente Sarkozy hanno ammesso quella realtà che fino a poco tempo fa veniva relegata ad eresia figlia di un estremismo fuori dai tempi. Pochi giorni fa chi ha deciso quasi dieci anni fa di imporci la moneta unica, si accorge soltanto oggi che “non tutto è andato come doveva andare”.. La società multirazziale, condizione inequivocabile per la sopravvivenza del mercato mondialista, partendo appunto dai presupposti economici e teorici più politicamente corretti possibili, ci fa assistere oggi alla nostra disintegrazione identitaria e culturale e ci porterà domani, qualora non si adottino forti misure che contrastino il fenomeno, a veri e propri scontri razziali nelle strade, davanti alle fabbriche, e fuori dalle scuole, in quella lotta di sopravvivenza che il Vecchio Continente dovrà affrontare di qui a breve. Sabato 4 dicembre prossimo Forza Nuova lancerà proprio a Brescia l’inizio di una forte mobilitazione per “liberarsi dall’immigrazione” iniziando con la raccolta firme per chiedere il blocco immediato del rilascio dei permessi di soggiorno. Il ritrovo è fissato per le ore 15 in Piazzale Arnaldo (vedi manifesto allegato). Forza Nuova, sia a livello locale che nazionale, si propone come alternativa ad un centro-destra ormai logoro immobilista ed impaurito e soprattutto ad una Lega che giorno dopo giorno gioca il suo bluff storico ai danni dei tanti cittadini che hanno scelto il sole delle alpi come alternativa ad una politica centralista, assistenziale e immigratoria, ma che oggi si accorgono che essa rappresenta a pieno l’emblema del predicare bene e razzolare malissimo